- Metodologia delle opere -
Nell’intervenire si è avuto grande rispetto per la storia dell’edificio senza discriminare all’interno di esso i diversi interventi stilistici che si sono succeduti nel tempo.
La reversibilità e la leggibilità dell’intervento è stata la regola che ha informato il progetto e la sua esecuzione.
Poiché l’intervento di restauro è da considerarsi un evento eccezionale, il cui scopo è di conservare e di rivelare i valori formali e storici del monumento, fondandosi sul rispetto della “sostanza antica e delle documentazioni autentiche”, esso deve fermarsi dove iniziano le ipotesi. Non deve tentare di giungere necessariamente ad una forma conclusa a discapito della storicità del monumento e della futura lettura dello stesso. Alla luce di questa teoria si comprendono molti interventi e molte del restauro del

Carmine di Marsala.
Ad esempio i muri di via Malta e di via Bottino non sono stati intonacati per permettere un’analisi della storia del monumento e del suo mutare. Era inoltre del tutto arbitrario costruire un primo piano di cui non si aveva conoscenza certa o documentazione sicura. Pertanto, si è scelto di collegare la scala ottocentesca con uno spazio aperto di primo piano.